Il “capitano santo”, Guido Negri

Era nativo di Este il “capitano santo”, Guido Negri, che meritò quell’appellativo per un episodio accaduto nel pomeriggio del 20 agosto 1915 e che fu ripreso dalla stampa cattolica italiana e internazionale. Dopo una notte di veglia e una mattinata di lavoro sulle trincee del monte Piana giunse alle tre del pomeriggio a ricevere la comunione dal cappellano militare. Lo racconta così Gastone Paccanaro:

«Spero – disse il Cappellano – che non avrà voluto rimanere digiuno fino a quest’ora…“.
Sì, sono digiuno – rispose il Tenente – ma la Santa Comunione basta da sé sola a saziare la mia fame“.
E ricevette la Santa Comunione.
All’appuntamento, nell’ora sacra della morte di Gesù, l’Ufficiale era giunto dopo aver vegliato tutta la notte con i suoi soldati, con i quali, per tutta la mattina seguente aveva lavorato a rafforzare le trincee e dopo aver camminato per picchi e rocce scoscese per almeno un paio d’ore.”»

Al di là di quest’episodio che gli dette celebrità, Guido Negri è una figura di grande interesse per la sua storia di combattente e per la sua spiritualità che lo portò a essere protagonista di una causa di beatificazione della chiesa padovana, che non andò a buon fine. Era nato nella cittadina euganea il 25 agosto 1888, orfano di padre e ultimo di 12 fratelli. Il suo sentimento religioso e patriottico fu chiaro fin dalla giovinezza e lo portarono da un lato a far parte della Società della Gioventù Cattolica e, discepolo di quello ce diventerà san Leopoldo, a entrare tra i terziari domenicani, dall’altro lato a prendere parte con fervore alle guerre in cui l’Italia si trovava impegnata indossando quella divisa che definì “la veste nusiale della Patria”.

Un-Capitano_santoRichiamato per la terza volta nell’esercito dopo la leva e, nel 1911-12, la guerra italo-turca, con il grado di capitano fu inviato, benché convalescente da una lunga malattia, con il 55° Fanteria sul monte Piana. Ricoverato nuovamente per la febbre alta, durante la successiva convalescenza di laurea in lettere a Padova. Nel 1916 torna al fronte nella 5a Compagnia del 228° Regimento nella neo costituita Brigata Rovigo. Muore il 27 giugno 1916, colpito dal fuoco nemico mentre risale le pendici del monte Colombara.

Il 3 giugno del 1917 gli viene conferita la Medaglia d’Argento al Valor militare, mentre solo nel 1934 la sua salma viene traslata dal cimitero di Gallio a quello di Este. Su di lui esiste una biografia, scritta da don Giuseppe Ghidaudo.
Durante la Seconda guerra mondiale, una nota brigata partigiana padovana fu intitolata al suo nome.

 

PS: questa scheda su Guido Negri è provvisoria e può essere integrata e ampliata anche con altre schede di approfondimento di chi vorrà contribuire.

6 commenti

  1. La lapide collocata sulla casa di Guido Negri, in via Principe Umberto a Este riporta il seguente testo epigrafico. “Il 25 agosto 1855 nasceva in questa casa Guido Negri, il capitano santo. La giovinezza pura ed intrepida offrì in olocausto a Dio sul Monte Colombara il 27 giugno 1916. A nuovi tempi per la chiesa e per la patria”
    La tomba di Guido Negri si trova lungo il muro di cinta del cimitero comunale atestino in via Augustea. Riporta il seguente testo: “Giulio Negri, dottore in lettere, terziario domenicano, capitano di fanteria, medaglia d’argento. Gloria dell’azione cattolica. La vita consacrata a Dio ed al Papa generosamente immolò per la patria”

  2. Grazie della precisazione, avviso la dr.ssa Zava e aggiorneremo l’articolo. Cordiali saluti, Emanuele Cenghiaro

  3. Monte Colombara 27 Giugno 1916 Cadeva da eroe il Capitano Guido Negri medaglia di argento e considerato santo . Credo nella Sua santita’ e Lo invoco di cuore !!! Non conoscevo questo santo che ispira il mio Spirito e sento il desiderio di rivolgermi a Lui con devozione e Fede. Giovanni Caliaro

  4. Fin da bambino che frequentavo la scuola materna la mia suora Emilia mi identificava con il Servo Di Dio Guido Negri ma non capivo il perchè, poi nel crescere ho saputo che il mio nome e cognome avesse le stesse connotazioni del Servo Di Dio, Mi sono poi informato perchè Guido Negri fosse indicato agli onori degli altari come tale sono state: la fede espressa più volte alla chiesa e al papa e al nutrimento totale dell’Eucarestia oltre ai suoi atti eroici riconosciuti nel dovere di patria

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